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L’ allattamento artificiale

Ci sono casi in cui non è possibile allattare al seno e le neo mamme devono ricorrere al latte artificiale.

L’allattamento artificiale ha avuto un certo consenso negli anni passati anche da parte dei pediatri, ma la stessa scienza pediatrica ha più volte dimostrato che il latte materno è l’ alimento più completo ed adatto alle esigenze del neonato.
Sarebbe quindi opportuno evitare l’allattamento artificiale, se non strettamente necessario. Le ragioni più frequenti per cui la mamma solitamente sceglie il latte artificiale sono:
– il bebè, di solito quello prematuro, ha un riflesso di suzione debole
– allattamento doloroso , problemi di mastite
– periodo di lontananza mamma-bebè
– problemi di salute della mamma che richiedono l´assunzione di medicinali incompatibili con l´allattamento
– il bisogno di tornare presto al lavoro.
– motivazioni estetiche o personali

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In altri casi l’allattamento artificiale si rende necessario perché il latte materno scompare entro pochi mesi, oppure perché non è sufficiente e deve essere integrato.
Per tutti questi casi è bene vagliare attentamente le alternative che sono oggi possibili, in relazione alla scelta del latte artificiale per i bambini appena nati o comunque al di sotto dei 6 mesi, prima dello svezzamento. I prodotti artificiali sono concepiti per simulare al meglio il latte materno; sebbene non possano trasferire al bebè gli anticorpi, gli forniscono tutti i nutritivi necessari per una crescita regolare.

Quale allattamento artificiale scegliere

L’allattamento artificiale è consigliato di solito dal pediatra,

solo quando ravvede dei motivi importanti per i quali è meglio integrare il latte materno con quello di formula oppure passare all’uso esclusivo di quest’ultimo.
In commercio esistono molti tipi di latte in polvere di diverse marche, per cui la cosa migliore è leggere attentamente l’etichetta e scegliere in base alle esigenze nutrizionali del piccolo.
Sull’etichetta dei preparati in polvere ci sono tutte le indicazioni sulla composizione, che fanno capo a importanti organizzazioni a tutela della salute dei bambini in età pediatrica.

Latte in polvere o latte liquido

Le confezioni in commercio per l’allattamento artificiale sono in polvere, racchiuse in pratiche bustine ermetiche e corredate da misurini per le giuste dosi.
Sono disponibili anche le confezioni di latte artificiale già pronto e sta solo al suggerimento del pediatra, o alla preferenza dei genitori, la scelta.
Quello in polvere va ovviamente diluito in acqua e qui bisogna soffermarsi sulla scelta della stessa acqua.
Ci sono molte marche in commercio che suggeriscono la purezza e la composizione di acque adatte anche all’alimentazione dei neonati.
E’ importante imparare a leggere le etichette, sulle quali bisogna accertarsi che ci sia un basso contenuto di sodio, di calcio e di altri minerali che potrebbero in qualche modo interferire con la formazione della flora batterica intestinale del neonato.
E’ importante tenere presente, infatti, che il corpo del bambino è “programmato” per ricevere l’alimento primario che è il latte materno e quello invece di cui andrà a nutrirsi è un prodotto diverso, che deve essergli il più somigliante possibile.
L’obiettivo è che nei primi mesi di vita si formino quelle difese immunitarie che lo renderanno meno soggetto a infezioni non solo del tratto intestinale, ma dell’intero organismo, fino alla vita adulta.
Le mamme che usano per la prima volta l’allattamento artificiale devono sapere che il latte in polvere va diluito nell’acqua tiepida e non il contrario, per evitare che si formino dei grumi.
I grumi non solo impoveriscono la quantità dei nutrienti, ma potrebbero anche andare ad ostruire la tettarella, se non disciolti agitando bene il biberon . Il volume del latte artificiale in polvere disciolto nell’acqua di solito aumenta leggermente, ma la quantità indicata in base all’età e al peso del bambino è sempre relativa a quella dell’acqua (per esempio 200 ml).
Il latte artificiale già liquido richiede soltanto di essere riscaldato possibilmente nell’apposito scalda latte, che è già tarato per la giusta temperatura.
Se ci sono dei dubbi, provate sempre prima quanto è caldo il latte, versando qualche goccia sul dorso della mano.
Per regolarsi sulla scelta del tipo di latte per l’allattamento artificiale, oltre al consiglio del pediatra, è bene notare che sulla confezione sono indicati dei numeri progressivi (per esempio 1, 2, 3), che indicano proprio la fascia di età del neonato.

I nutrienti con l’allattamento artificiale
Nel latte materno (colostro, di transizione e maturo) la natura stessa provvede a fornirlo di tutti quei nutrienti necessari, mentre nel latte artificiale devono essere eventualmente aggiunti, come nel caso del ferro.
Il ferro riguarda di solito l’allattamento artificiale dal 4° mese in poi di vita, in quanto alla nascita il bambino ha già una scorta sufficiente perché non si manifestino deficit.
I lipidi e gli zuccheri sono maggiormente richiesti dall’organismo del neonato dopo circa 20 giorni di vita, quando sono necessarie maggiori energie e l’aumento di peso per rimpiazzare la perdita fisiologica subito dopo la nascita.
La combinazione di nutrienti del latte artificiale non di rado porta il neonato a soffrire di stipsi, motivo per il quale è bene consultare il pediatra che dovrà modificare il tipo di latte o prendere misure alternative.
Nell’allattamento artificiale, al latte in polvere e quello liquido, si affianca l’alternativa del latte vaccino, che comunque non viene trattato industrialmente.
Si tratta del latte fresco che non va neppure bollito ma soltanto scaldato, altrimenti perderebbe gran parte delle proteine e dei nutrienti richiesti per la crescita del neonato.
Nel latte vaccino si dimezzano però le quantità di proteine, ed i pediatri sono d’accordo sul fatto che non è adatto a neonati al di sotto dell’anno di età, in quanto potrebbe portare a carenze di alcune sostanze. Alcuni invece sostengono che basta diluirlo con l’acqua per avere un latte comunque naturale e più simile a quello materno.

La scelta del biberon nell’allattamento artificiale

Un aspetto fondamentale dell’allattamento artificiale è la scelta del biberon o “tettarella”.
La bottiglia è consigliabile acquistarla in vetro, materiale universalmente riconosciuto come puro e naturale.
Il vantaggio del vetro è che può essere sempre sterilizzato in acqua bollente, senza le limitazioni che invece potrebbe avere la plastica.
I biberon per neonati di solito sono più piccole di dimensioni rispetto a quelle per i bimbi più grandi, in quanto devono contenere una quantità inferiore per ogni singola poppata (di solito non più di 200 ml ogni 3 ore circa).
La tettarella può essere di silicone o caucciù (in lattice morbido) ed è molto importante porre attenzione alle dimensioni del foro dal quale deve fuoriuscire il latte.
Il foro della tettarella non deve essere troppo stretto, altrimenti il bambino si sforzerebbe e si innervosirebbe per la quantità di latte inferiore a quella che si aspetta. I neonati infatti “sanno” quanto hanno fame e quindi si aspettano si essere soddisfatti.
Per contro, non deve neppure essere troppo largo perché si rischierebbe un flusso maggiore che potrebbe finire nelle vie aeree e risultare pericoloso o comunque provocare tosse improvvisa.
C’è un solo modo per capire quale sia la tettarella giusta ed è quello di provare finché non si intuisce di aver scelto la più adatta. Il consiglio è quello di acquistare almeno un paio di biberon , specie nei primi tempi in cui le poppate sono molto ravvicinate.
Il biberon può essere sterilizzato in vari modi. Esistono in commercio sterilizzatori a vapore, oppure facendo bollire l’acqua oppure a freddo con tavolette specifiche .
La pulizia approfondita e il lavaggio vanno comunque fatti preventivamente con lo scovolino, per eliminare qualsiasi residuo, specie nelle zone non raggiungibili con le dita.
L’allattamento artificiale rimane l’alternativa unica a quello tradizionale. In qualsiasi modo avvenga,attraverso il seno o attraverso il biberon,la cosa più importante è ricordarsi che il piccolo non si nutre solo del latte che gli stiamo offrendo ma anche di tutto l’affetto e la cura con cui lo stiamo facendo. Mentre succhia il latte ,dal seno o dal biberon, assorbe tutto il calore e l’affetto della sua mamma o di chi lo sta nutrendo ed è quindi importante che ciò avvenga in un clima di serenità e gioia.

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